Percorsi museali accessibili per favorire l’inclusione delle persone con disabilità cognitive

Musei accessibili: un progetto per l’inclusione

L’accesso alla cultura è un diritto di tutti, ma spesso le persone con disabilità cognitive incontrano barriere che ne limitano la partecipazione. Per superare queste difficoltà, i Dipartimenti di Scienze Mediche Traslazionali (DISMET) e di Architettura (DIARC) dell’Università Federico II hanno sviluppato tre percorsi museali innovativi pensati per ragazzi e ragazze con disturbi dello spettro autistico (ASD) o con disabilità cognitive di varia entità.
Questa iniziativa nasce in linea con l’Agenda ONU 2030 e con le strategie di inclusione dell’ateneo, che mirano a garantire la fruizione equa del patrimonio culturale e a ridurre le disuguaglianze. I percorsi sono stati realizzati in collaborazione con istituzioni museali e associazioni del territorio e offrono strumenti interattivi che favoriscono l’orientamento e la comprensione dei visitatori, rendendo l’esperienza culturale più accessibile e coinvolgente.

Tre percorsi per un’esperienza inclusiva

Il progetto si è sviluppato in tre siti di grande rilievo storico e archeologico:

  • “Un tuffo nel blu” – Parco Archeologico di Paestum e Velia
    Un viaggio alla scoperta della Tomba del Tuffatore, una delle più antiche testimonianze della pittura greca, raccontato attraverso agende visive e strumenti di comunicazione aumentativa alternativa.
  • “Pompei in blu” – Parco Archeologico di Pompei
    Un percorso guidato nella Casa del Menandro, storica dimora dell’antica Pompei, che grazie a video-tour interattivi e narrazioni digitali diventa accessibile anche a visitatori con esigenze speciali.
  • “Vasari autism friendly escape room” – Complesso di Sant’Anna dei Lombardi (Napoli)
    Un’originale escape room ambientata nella Sagrestia affrescata da Giorgio Vasari, in cui i partecipanti, supportati da facilitatori, devono risolvere enigmi e interagire con l’arte attraverso il serious game e la realtà aumentata.

Tutti i percorsi sono stati progettati con l’obiettivo di migliorare l’esperienza museale per i visitatori con ASD o disabilità cognitive, fornendo strumenti su misura per aiutarli a interagire con il contesto e vivere l’arte in modo più immersivo e partecipativo.

Impatto e risultati del progetto

L’iniziativa ha avuto un impatto significativo su diversi livelli:

  • Inclusione sociale: i percorsi hanno permesso a oltre 350 persone, tra ragazzi, famiglie e scolaresche, di partecipare attivamente a esperienze museali accessibili.
  • Formazione: più di 14 operatori museali e 20 giovani neuro divergenti sono stati formati per supportare le visite e guidare le esperienze interattive.
  • Sviluppo economico: il progetto ha creato nuove opportunità di impiego per 18 giovani con ASD, avviati alla professione di guide museali e facilitatori.
  • Innovazione digitale: sono stati realizzati agende visive, video interattivi e strumenti di serious gaming, tutti progettati per garantire una fruizione personalizzata e inclusiva.

L’iniziativa non si è limitata alla creazione dei percorsi, ma ha promosso una cultura dell’accessibilità che oggi continua a svilupparsi. Il Parco Archeologico di Paestum e Velia e il Parco Archeologico di Pompei hanno infatti integrato stabilmente questi percorsi nella loro offerta museale, dimostrando che l’inclusione può diventare una pratica consolidata nel mondo della cultura.
Grazie alla combinazione tra ricerca accademica e applicazioni pratiche, il progetto rappresenta un modello replicabile per altre istituzioni culturali che desiderano rendere i propri spazi più inclusivi e accessibili a tutti.