Un’azione trasversale di divulgazione, empowerment e tutela della salute con il coinvolgimento del mondo della scuola.

Un nuovo approccio alla sclerosi multipla pediatrica
L’iniziativa sulla sclerosi multipla pediatrica (POMS), sviluppata dall’Università Federico II, ha introdotto un modello innovativo di supporto ai giovani pazienti e alle loro famiglie. Attraverso un approccio multidisciplinare, ha affrontato le sfide della diagnosi, della gestione clinica e dell’inclusione sociale, migliorando la qualità della vita dei minori con POMS. L’istituzione di un ambulatorio dedicato ha permesso di offrire un’assistenza mirata, accompagnando i pazienti in un percorso che integra cura, educazione e supporto psicologico. Parallelamente, l’iniziativa ha promosso una maggiore consapevolezza sulla malattia, coinvolgendo attivamente scuole, caregiver e operatori sanitari.
Divulgazione e inclusione attraverso la formazione
Per ridurre lo stigma e favorire l’integrazione scolastica, l’iniziativa ha avviato programmi di peer education nelle scuole, permettendo a studenti e docenti di approfondire la conoscenza della malattia e sviluppare strategie inclusive. La produzione di fumetti divulgativi ha reso più accessibili le informazioni mediche, aiutando i giovani pazienti e le loro famiglie a comprendere meglio la patologia e il percorso terapeutico. Sono stati inoltre organizzati corsi di formazione per professionisti della salute, migliorando la gestione clinica della POMS e promuovendo una rete di supporto multidisciplinare.
Impatto sulla comunità
L’iniziativa ha determinato un impatto significativo sulla diagnosi e sulla gestione della POMS, riducendo i tempi di riconoscimento della malattia e migliorando l’accesso alle cure. Il coinvolgimento delle scuole ha favorito un ambiente più inclusivo per i giovani pazienti, riducendo gli episodi di discriminazione e aumentando la partecipazione scolastica. La divulgazione scientifica, attraverso fumetti e risorse digitali, ha migliorato la consapevolezza pubblica e favorito una maggiore adesione ai trattamenti. Grazie a questi risultati, il modello sperimentato rappresenta un riferimento per future iniziative dedicate alla gestione delle malattie croniche in età pediatrica, consolidando il ruolo dell’università nella promozione della salute e nell’integrazione sociale.