Salutem et Campania

Valorizzare e comparare il potenziale nutraceutico di diverse cultivar di mele, questo l’obiettivo dello studio condotto presso il Dipartimento di Farmacia federiciano nei Laboratori di Chimica degli Alimenti.

Valorizzare e comparare il potenziale nutraceutico di diverse cultivar di mele, valutandone il loro profilo antiossidante e il loro comportamento durante un processo di digestione simulato. Questo l’obiettivo dello studio condotto presso il Dipartimento di Farmacia federiciano nei Laboratori di Chimica degli Alimenti del professore Alberto Ritieni in collaborazione con i colleghi Claudio Di Vaio del Dipartimento di Agraria e Michela Grosso del Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche.

Le varietà scelte sono due delle più note a livello nazionale (Golden Delicious e Red Delicious) e due cultivar locali campani (Limoncella e Annurca). Il confronto ha richiesto un approccio basato sulla spettrometria di massa ad alta risoluzione e, parallelamente, sulla simulazione in vitro del processo digestivo gastrointestinale.

Il lavoro è stato appena pubblicato sulla rivista Antioxidants (Antioxidants 202110 (4), 541). La Campania è un territorio associato a prodotti di eccellenza che aiutano a raggiungere e mantenere un migliore stato di benessere consumando alimenti di qualità. Fra i tanti tesori della Campania vanno annoverate le mele che, oltretutto, sono fra i frutti più commercializzati e consumati al mondo.

In letteratura, gli studi sugli effetti salutistici del fitocomplesso estratto dalle mele sono numerosi e tutti associano i suoi benefici salutistici alla famiglia dei polifenoli per le loro potenziali attività antiossidanti e protettive.

Sia trial condotti sull’uomo che studi su animali hanno dimostrato che consumare mele migliora il metabolismo lipidico, contrasta il dismetabolismo glucidico e migliora la resistenza all’insulina. Si aggiunge anche un miglioramento del profilo lipidomico ematico, della salute dell’apparato gastro-intestinale e dello stato antiossidante generale dell’organismo.

La variabilità di questi effetti salutistici è spesso funzione delle diverse cultivar di mele consumate e dei profili fenolici e attività antiossidanti specifici per ogni varietà studiata.

Un’ulteriore criticità sugli effetti positivi del consumo di mele è rappresentata dalla significativa percentuale di polifenoli presenti che non è assorbita nell’intestino tenue e che, insieme ai polisaccaridi non digeribili, raggiunge il colon dove interagisce con il microbiota intestinale. La letteratura a supporto di questi aspetti è molto scarna e ancora meno sono gli studi che simulano in vitro la digestione delle mele a livello del colon.

Le analisi sono state condotte separatamente sui frutti interi, sulla polpa e sulla buccia e i risultati confermano che il contenuto polifenolico e il valore dell’attività antiossidante variano notevolmente tra le quattro cultivar. I dati, però, dimostrano che la Limoncella ha il contenuto più elevato di polifenoli e un’eccellente attività antiossidante sia considerando la sola polpa che il frutto intero. Inoltre, i dati della digestione simulata in vitro hanno evidenziato una maggiore bioaccessibilità dei suoi polifenoli ovvero la potenziale attività salutistica della mela che si traduce in un reale effetto protettivo.

La ricerca ha confermato che è al livello del colon, dove la simulazione ha previsto l’uso di specifiche proteasi e polisaccaridasi specifiche, che si rompono le interazioni tra la fibra e i polifenoli alimentari e nella Limoncella le minori interazioni spiegano la maggiore attività antiossidante misurata con tre metodi quali DPPH, ABTS e FRAP.

L’attività antiossidante dei polifenoli recuperati nel colon mostra valori dell’82,31%, del 70,05% e del 65,5%, rispettivamente per il frutto intero, la polpa e la buccia, e sono più elevati nella Limoncella rispetto alle altre varietà. La Limoncella contiene 1,9 grammi per chilo di mela di polifenoli totali, comprendendo flavanoli e procianidine, contro gli 1,05 grammi della Red Delicious, gli 1,7 grammi dell’Annurca e gli 1,14 grammi della Golden Delicious. La Limoncella a livello di colon, inoltre, mostra un assorbimento dei polifenoli maggiore del 25% rispetto alla mela Annurca, del doppio della mela Golden Delicious e, addirittura, del triplo rispetto alle mele Red Delicious.

Risultato ancora più interessante è avere dimostrato che la Limoncella ha una attività antiossidante complessiva superiore dal 15% al 44% rispetto alle altre tre varietà di mele in esame.

I dati sperimentali complessivi sull’effetto della mela scelta e sulla reale biodisponibilità dei polifenoli mettono quindi in evidenza gli effetti benefici del consumo della mela Limoncella che potrebbero essere di grande rilevanza per contrastare gli effetti negativi pro-ossidanti e infiammatori sulle cellule intestinali.