Inclusione, innovazione e tecnologie per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità

Tecnologia e inclusione per le persone con fragilità

L’iniziativa, sviluppata dall’Università Federico II con il contributo di più dipartimenti, ha utilizzato tecnologie avanzate per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e fragilità in diversi contesti. Attraverso soluzioni innovative applicate ai settori educativo, sportivo, lavorativo e assistenziale, ha promosso l’integrazione e l’autonomia di bambini, adulti e anziani con difficoltà motorie e cognitive. L’impiego di strumenti come realtà virtuale, biosensori, motion tracking e robotica sociale ha permesso di personalizzare gli interventi, rendendo le attività più efficaci e accessibili.

Applicazioni tecnologiche nei diversi ambiti

Nel contesto educativo, sono stati utilizzati serious games e sistemi di realtà virtuale per migliorare le abilità cognitive e sociali di bambini con disturbi del neurosviluppo, facilitandone l’apprendimento. In ambito sportivo, l’adozione di tecnologie di analisi del movimento ha consentito di ottimizzare gli allenamenti di atleti con disabilità intellettivo-relazionali, favorendo la loro partecipazione alle competizioni. Per il mondo del lavoro, strumenti ergonomici e scanner 3D corporei hanno contribuito a ridurre i rischi di infortunio e a supportare il reinserimento professionale di lavoratori con disabilità acquisite. Infine, nel settore assistenziale, la robotica sociale è stata introdotta nelle residenze per anziani per migliorare l’interazione e il benessere delle persone affette da demenza.

Benefici per la comunità e gli utenti

L’iniziativa ha generato un impatto significativo, migliorando l’autonomia delle persone coinvolte e rafforzando la loro partecipazione alla vita sociale e lavorativa. L’impiego di strumenti innovativi ha reso le attività più coinvolgenti ed efficaci, con benefici tangibili per i destinatari e le loro famiglie. L’integrazione tra tecnologia e supporto umano ha permesso di sviluppare nuovi modelli operativi, replicabili in diversi contesti. Grazie ai risultati ottenuti, questa esperienza ha contribuito alla diffusione di soluzioni inclusive e sostenibili, favorendo un cambiamento positivo nella gestione della disabilità e della fragilità.