Inclusione e Lavoro per un Futuro Accessibile

Inclusione sociale e agricoltura

L’iniziativa I Ragazzi di Plinio, promossa dal Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali dell’Università Federico II, ha sperimentato un modello innovativo di inclusione lavorativa per giovani con disabilità intellettiva relazionale, combinando sviluppo socio-culturale e agricoltura sociale. Attraverso esperienze dirette nella raccolta e trasformazione dei prodotti agricoli, i partecipanti hanno sviluppato competenze pratiche e gestionali, passando da una condizione di assistenza a un ruolo attivo nella filiera produttiva. L’attività ha favorito l’autonomia personale e l’integrazione sociale, permettendo ai giovani coinvolti di gestire la vendita dei prodotti e le transazioni economiche in contesti pubblici, consolidando così la loro indipendenza.

Opportunità lavorative e crescita personale

L’iniziativa ha portato alla creazione della Cooperativa Sociale I Munacielli, che ha ampliato le possibilità di inserimento nel mondo del lavoro per i partecipanti, offrendo servizi di catering, vendita diretta e collaborazioni con aziende agricole locali. L’esperienza ha permesso ai giovani di acquisire competenze trasversali, dalla gestione di routine lavorative alla comunicazione interpersonale, contribuendo a ridurre il divario tra disabilità e impiego. Inoltre, ha coinvolto attivamente famiglie, operatori del settore e istituzioni, creando una rete di supporto che ha rafforzato il senso di appartenenza alla comunità e migliorato la qualità della vita dei beneficiari.

Benefici e impatti

L’azione ha avuto un impatto significativo, favorendo l’inserimento lavorativo di persone con disabilità in un contesto che storicamente offre poche opportunità di occupazione. La costituzione della cooperativa ha garantito la continuità dell’esperienza, trasformando un percorso di apprendimento in una realtà produttiva sostenibile. Il modello proposto si è dimostrato replicabile, grazie alla possibilità di adattare le metodologie a diversi settori e territori. L’iniziativa ha inoltre rafforzato il legame tra inclusione sociale e patrimonio culturale, grazie alla collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei, promuovendo una visione innovativa dell’accessibilità e dell’integrazione nel contesto lavorativo e comunitario.