Il progetto verte quest’anno su tre nuclei tematici, suolo, acqua e alimentazione. Un’eco-didattica e un’eco-pedagogia che sviluppa un’intelligenza naturalistica e che va anche oltre
Il progetto nasce con l’intento di voler coniugare orientamenti e linee guida attuali ministeriali con la terza missione per promuovere un’educazione civica, e in particolare la sostenibilità ambientale, che non sia mero trasferimento di contenuti, ma disciplina concreta, attiva e misurabile in comportamenti e azioni del singolo e del sistema educativo intero.
Il percorso inizia con l’intervento della professoressa Paola Adamo e a seguire gli altri docenti dell’Università Federico II, afferenti all’Osservatorio Federiciano, Paolo Grieco, Laura Rinaldi, Francesco Pirozzi, Marco Trifuoggi, Marco Guida, Teresa Cirillo, Giuliana Di Fiore, Luigi Fusco Girard e Raffaele Sibilio.
Si tratta di un esperimento di “Citizen Science” in cui studenti e professori sono impegnati nel concorrere a un’indagine scientifica sui comportamenti ambientali del territorio – attraverso sondaggi, raccolta e analisi di dati – e nel promuovere una cultura ambientale, in rete con scienziati professionisti. Un esperimento che offre all’Osservatorio una finestra di osservazione aperta sul territorio e alla scuola di divenire una comunità di pratiche eco e sostenibili.
L’iniziativa si avvale di metodi e tecniche utilizzati nell’apprendimento a distanza per eseguire l’indagine e per condividere dati e analisi. Un modo questo che coniuga al meglio competenze civiche e ambientali con quelle digitali e che risponde perfettamente alle esigenze della formazione di oggi, con l’augurio che possa essere applicato in altre scuole del territorio.
