Smithy Academy nelle terre di Don Diana

La Federico II ha contribuito alla realizzazione del primo incubatore di imprese sociali realizzato in Italia in un bene confiscato per creare un’economia alternativa a quella criminale.

La Federico II, attraverso il Dipartimento di Scienze Politiche, ha contribuito alla realizzazione del primo incubatore di imprese sociali realizzato in Italia in un bene confiscato per creare un’economia alternativa a quella criminale Nelle terre martoriate dalla camorra, a Casa don Diana, a Casal di Principe, si accompagnano i giovani a sviluppare le loro idee di imprenditorialità sociale per sostenere i propri territori dal punto di vista economico e sociale.  

Da un nuovo dispositivo per grigliare gli alimenti in modo da garantire praticità e cibo più salutare, ad una foresteria per accogliere gli scout in un bene confiscato alla camorra; dalla creazione di un marchio territoriale per le eccellenze agro alimentari, ad un sistema di e – commerce in grado di supportare i piccoli produttori che attualmente sono esclusi da circuiti di vendita capillari. E ancora, percorsi turistici virtuali ed un parco divertimento per cani ecosostenibile, fino a un luogo in cui si possa prevedere l’educazione all’ “ascolto” in una società sempre più caratterizzata dal caos e dai rumori, passando per la realizzazione di spazi i in cui poter offrire un’alternativa ai bambini che vivono in condizioni di disagio o occasioni di incontro fra vecchie e nuove generazioni attraverso il recupero degli antichi mestieri. Sono solo alcune delle idee presentate dagli studenti universitari che hanno partecipato alla call Smithy Academy, lanciata dal Comitato don Peppe Diana nell’ambito del progetto F.U.C.IN.A.

I giovani selezionati accederanno agli spazi, alle attrezzature e alle opportunità presenti nell’incubatore di innovazione sociale realizzato nel bene confiscato alla camorra “Casa don Diana” di Casal di Principe.

Referente del progetto per la Federico II è il professore Michele Mosca